UNMONUC - MONUSCO

 

La missione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo (in francese: Mission de l'Organisation des Nations unies pour la stabilisation en République démocratique du Congo - MONUSCO) è una forza di peacekeeping operante nel paese africano istituita mediante risoluzione del Consiglio di sicurezza n. 1925 del 28 maggio 2010; prende il posto della missione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite nella Repubblica Democratica del Congo (in francese: Mission de l'Organisation des Nations Unies en République démocratique du Congo - MONUC), istituita mediante risoluzione 1258 del 6 agosto 1999 (che a sua volta faceva seguito alla risoluzione n. 1234 del 9 aprile 1999).

MINUSMA

 

La missione multidimensionale di stabilizzazione integrata delle Nazioni Unite in Mali ( francese : missione multidimensionale introdotta dalle Nazioni Unite per la stabilizzazione in Mali , MINUSMA ) [2] è una missione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite in Mali . MINUSMA è stata istituita il 25 aprile 2013 con la risoluzione 2100 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per stabilizzare il paese dopo la ribellione tuareg del 2012 . [3] È stato ufficialmente schierato il 1 ° luglio ed è diventato la missione di mantenimento della pace più pericolosa delle Nazioni Unite, con 204 soldati di pace uccisi da una forza di circa 15.000.

UNAMET

 

UNAMET è l'acronimo di United Nations Mission in East Timor, una missione compiuta da osservatori internazionali inviati dalle Nazioni Unite a Timor Est per controllare la regolare esecuzione delle operazioni elettorali relative al referendum del 30 agosto 1999, con il quale la popolazione est-timorese fu chiamata ad esprimersi pro o contro l'indipendenza dall'Indonesia, le cui truppe, nell'autunno del 1975 avevano occupato Timor Est facendone la loro 27ª provincia, non appena il partito FRETILIN aveva proclamato l'indipendenza di Timor Est dal Portogallo, del quale il Paese era stato colonia per secoli. La missione era stata decisa con la Risoluzione n. 1246 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. L'attuazione delle operazioni per la consultazione elettorale ebbe inizio l'11 giugno 1999, dopo l'accordo con Indonesia e Portogallo sulle modalità esecutive della medesima. La presenza della missione venne poi prorogata il 3 agosto 1999 anno con la Risoluzione n. 1257 e terminò il 25 ottobre, circa due mesi dopo il referendum. La popolazione di Timor Est con il referendum si espresse chiaramente a favore dell'indipendenza di Timor Est dall'Indonesia. Ciò provocò la violenta reazione della Milizia pro-Indonesia, sostenuta dall'esercito occupante, che diede origine alla crisi di Timor Est del 1999, una serie di insostenibili violenze contro la popolazione civile che produssero massacri e distruzioni. A causa di ciò agli osservatori di UNAMET subentrò un nutrito corpo internazionale militare organizzato dalle Nazioni Unite per riportare la pace e ripristinare l'ordine pubblico a Timor Est detto INTERFET.

UNAMIC

 

La Missione Avanzata delle Nazioni Unite in Cambogia (UNAMIC dall'inglese United Nations Advance Mission In Cambodia) è stata una missione di peacekeeping dell'ONU stabilita con la risoluzione 717 il 16 ottobre 1991.

Il mandato della missione era quello di monitorare e garantire il rispetto degli accordi di pace tra i partiti cambogiani, creare le condizioni per la creazione dell'Autorità di transizione delle Nazioni Unite in Cambogia e bonificare il territorio dalle mine antiuomo.

Il contingente militare era composto da circa 1.000 militari provenienti da 24 paesi: Algeria, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Canada, Cina, Francia, Germania, Ghana, India, Indonesia, Irlanda, Malaysia, Nuova Zelanda, Pakistan, Polonia, Federazione Russa (Unione Sovietica fino al 24 dicembre 1991), Senegal, Thailandia, Tunisia, Regno Unito, Stati Uniti ed Uruguay.

La missione si concluse nel marzo 1992 con la creazione nel paese dell'Autorità di transizione delle Nazioni Unite.

UNAMID

 

L' operazione ibrida Unione Africana-Nazioni Unite in Darfur (nota con il suo acronimo UNAMID ) è una missione congiunta di mantenimento della pace dell'Unione Africana (UA) e delle Nazioni Unite (ONU) formalmente approvata dalla Risoluzione 1769 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il 31 luglio 2007, [1] portare stabilità nella regione del Darfur del Sudan devastata dalla guerra mentre continuano i colloqui di pace su un accordo definitivo. Il mandato iniziale di 12 mesi è stato prorogato al 31 luglio 2010. [3] A partire dal 2008, il suo budget era di circa 106 milioni di USD al mese. La sua forza di circa 26.000 persone ha iniziato a schierarsi nella regione nell'ottobre 2007. La missione dell'Unione africana in Sudan (AMIS), composta da 9000 persone , che in precedenza era responsabile del mantenimento della pace, si era completamente fusa in questa nuova forza entro il 31 dicembre 2007 . 

Il mandato è per una forza di fino a 19.555 militari e 3.772 poliziotti, insieme ad ulteriori "19 unità di polizia formate che comprendono fino a 140 persone ciascuna". [6] I peacekeeper possono usare la forza per proteggere i civili e le operazioni umanitarie. UNAMID è la prima forza congiunta ONU / UA e la più grande missione di mantenimento della pace.

A dicembre 2008, aveva schierato 15.136 membri del personale in uniforme, inclusi 12.194 soldati, 175 osservatori militari e 2.767 agenti di polizia, che erano supportati da 786 personale civile internazionale, 1.405 personale civile locale e 266 volontari delle Nazioni Unite.

UNAMIR

 

La Missione di assistenza delle Nazioni Unite per il Ruanda (UNAMIR dall'inglese United Nations Assistance Mission for Ruanda) fu una missione delle ONU che durò dall'ottobre 1993 al marzo 1996.

Lo scopo dell'UNAMIR era quello di calmare le tensioni etniche nel paese tra gli Hutu, che governavano il paese, e la minoranza Tutsi, in gran parte raccolta nel Fronte Patriottico Ruandese (RFP).

Il mandato era quello di assicurare la sicurezza della capitale Kigali, monitorare il rispetto del cessate-il-fuoco tra le parti, la smilitarizzazione delle fazioni, garantire sicurezza nel paese durante il governo di transizione, indire nuove e democratiche elezioni, coordinare gli aiuti umani ed effettuare lo sminamento del paese.

L'UNAMIR è considerato il più grande fallimento dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, per la mancanza di regole di ingaggio chiare e soprattutto per non essere riuscita ad evitare il genocidio ruandese.

UNAVEM

 

La II missione di verifica delle Nazioni Unite (UNAVEM II dall'inglese United Nations Angola Verification Mission II) è stata una missione di peacekeeping in sostituzione della missione UNAVEM I durata dal maggio 1991 fino al febbraio 1995, schierata in Angola durante la guerra civile angolana, la più lunga guerra civile del continente.

UNFICYP

 

La Forza di Peacekeeping delle Nazioni Unite a Cipro (UNFICYP dall'inglese United Nations Peacekeeping Force in Cyprus) è una forza di sicurezza delle Nazioni Unite, inviata a Cipro nel 1964.

UNFIL

 

La Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite (inglese United Nations Interim Force in Lebanon, arabo قوة الأمم المتحدة المؤقتة في لبنان; in acronimo UNIFIL arabo يونيفيل) è una forza militare di interposizione dell'ONU, creata il 19 marzo 1978 con le risoluzioni 425 e 426[1] del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Il mandato è stato rinnovato in seguito all'invasione israeliana del Libano del 1982, in seguito al ritiro delle truppe israeliane dal Libano del 2000 e in occasione dell'intervento israeliano in Libano del 2006.

UNMIBH-UNIPTF

 

La Missione delle Nazioni Unite in Bosnia ed Erzegovina (UNMIBH dall'linglese United Nations Mission in Bosnia and Herzegovina) è stata una missione di peacekeeping delle Nazioni Unite, autorizzata dal Consiglio di Sicurezza con la risoluzione 1035 e ampliata con la risoluzione 1357, che ebbe inizio nel dicembre 1995 con l'arrivo di un contingente multinazionale di "caschi blu" nel paese.

Compito della missione, era quello di stabilizzare la neonata Repubblica bosniaca dopo le guerre balcaniche degli anni novanta, riformare e addestrare la polizia bosniaca, garantire il rispetto della legge ed il rispetto dei diritti umani, favorire il democratizzazione del paese e l'assistenza ai rifugiati.

Il mandato fu completato il 31 dicembre 2002.

UNMIH

 

La Missione delle Nazioni Unite ad Haiti (UNMIH dall'inglese United Nations Mission in Haiti) è stata una missione di peacekeeping dell'ONU deliberata dal Consiglio di Sicurezza il 23 settembre 1993 con la risoluzione 867.

Il mandato della missione, richiesta dal governo degli Stati Uniti, era quello di assistere il neonato governo haitiano e garantire lo svolgimento di libere e democratiche elezioni presidenziali ed amministrative.

Il contingente fu composto all'incirca da 6.000 militari provenienti da: Algeria, Antigua e Barbuda, Argentina, Austria, Bahamas, Bangladesh, Barbados, Belize, Benin, Canada, Filippine, Francia, Gibuti, Guatemala, Guinea-Bissau, Guyana, Honduras, India, Irlanda, Giamaica, Giordania, Mali, Nepal, Nuova Zelanda, Pakistan, Paesi Bassi, Russia, Saint Kitts e Nevis, Santa Lucia, Stati Uniti d'America, Suriname, Togo, Trinidad e Tobago e Tunisia.

La missione si è conclusa nel giugno 1996 al termine delle elezioni legislative e presidenziali.

Il costo totale della missione è stato di 320 milioni di dollari; durante il periodo della missione sono deceduti 9 peacekeepers.

UNMIK

 

Missione di Amministrazione ad interim delle Nazioni Unite in Kosovo[1] (o UNMIK, dall’inglese: United Nations Interim Administration Mission in Kosovo; in francese: MINUK, Mission d’admninistration intérimaire des Nations Unies au Kosovo) indica l'amministrazione provvisoria da parte dell'ONU In Kosovo, decisa il 10 giugno 1999 dal consiglio di Sicurezza dell'ONU con la risoluzione 1244[2].

L'operazione è molto complicata a livello internazionale comprendendo non solo le Nazioni Unite, ma anche l'OSCE e l'Unione europea. In particolare l'intera missione è stata divisa in quattro pilastri affidati ognuno ad un'organizzazione: l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) si occupa di rimpatriare tutti gli sfollati, l'amministrazione locale è affidata direttamente alle Nazioni Unite, la costituzione delle istituzioni all'OSCE e la ricostruzione economica all'Unione Europea.

Secondo le intenzioni dell'Unione europea, dal febbraio 2008 molte delle funzioni svolte dalla missione UNMIK avrebbero dovuto essere trasferite alla missione civile europea EULEX, istituita dall'Unione europea per accompagnare il Kosovo nel processo di istituzione delle strutture statali (polizia, magistratura, dogana, ecc.). La EULEX, tuttavia, è contestata sia dalla Serbia, sia dalla Russia.

UNMIL

 

La Missione delle Nazioni Unite in Liberia (UNMIL dall'inglese United Nations Mission in Liberia) stabilita dal Consiglio di Sicurezza il 19 settembre 2003 con la risoluzione 1509.

La missione si è resa necessaria per garantire al paese una normale transizione democratica dopo l'abbandono del paese da parte del dittatore Charles Taylor e gli accordi di Accra.

Il mandato della missione è di verificare il rispetto del cessate il fuoco nel paese, monitorare lo smobilitamento delle truppe irregolari, aiutare il governo nel costruire nuove infrastrutture e garantire lo svolgimento delle elezioni presidenziali che si sono tenute nel 2005.

La missione è composta da circa 17.000 persone tra personale civile e militare provenienti da: Argentina, Bangladesh, Benin, Bolivia, Bosnia ed Erzegovina, Brasile, Bulgaria, Cina, Corea del Sud, Croazia, Danimarca, Ecuador, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Finlandia, Figi, Francia, Gambia, Germania, Ghana, Giamaica, Giordania, India, Indonesia, Irlanda, Kenya, Kirghizistan, Macedonia, Malawi, Malaysia, Mali, Moldavia, Mongolia, Montenegro, Namibia, Nepal, Niger, Nigeria, Norvegia, Pakistan, Paraguay, Perù, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Ruanda, Russia, Stati Uniti, Turchia, Samoa, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Svezia, Togo, Uganda, Ucraina, Yemen, Zambia e Zimbabwe.

Il quartier generale della missione è nella capitale Monrovia che attualmente è guidata dal generale Chikadibia Obiakor (Nigeria).

Fino ad ora il costo della missione è stato di 714 milioni di dollari; nel corso della missione 88 peacekeepers hanno perso la vita.

UNMINUCI

 

L'operazione delle Nazioni Unite in Costa d'Avorio (UNOCI dall'inglese United Nations Operation in Côte d'Ivoire) è una missione di peacekeeping delle Nazioni Unite. Compito della missione è quello di "facilitare la realizzazione del trattato di pace firmato dai partiti della Costa d'Avorio nel gennaio del 2003" dopo la fine della guerra civile in Costa d'Avorio.

UNMIS

 

La Missione delle Nazioni Unite nel Sudan (UNMIS dall'inglese United Nations Mission In Sudan) creata con la risoluzione 1590 dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il 24 marzo, 2005 dopo la firma, il 9 gennaio 2005, dell'accordo di pace tra il governo del Sudan e il Movimento di Liberazione Popolare del Sudan.

Il mandato dell'UNMIS è quello di garantire il rispetto degli accordi e di fornire assistenza umanitaria alla popolazione, di promuovere i diritti umani, e di supportare la Missione dell'Unione Africana in Sudan.

Attualmente il cessate-il-fuoco è rispettato da entrambe le parti, anche se va detto che non tutti i gruppi hanno firmato l'accordo. La situazione umanitaria rimane comunque grave soprattutto nei campi profughi.

La missione è composta da 10.000 militari di cui 750 osservatori; 715 civilian poliziotti, 1.018 civili, 2,623 Volontari delle Nazioni Unite. Le truppe sono dislocate in 6 differenti settori con degli osservatori che devono garantire il rispetto del cessate-il-fuoco..

Il quartier generale della missione è nella capitale Khartoum, ed è guidata dal generale indiano Jasbir Singh Lidder.

UNMONUC-MONUSCO

 

La missione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo (in francese: Mission de l'Organisation des Nations unies pour la stabilisation en République démocratique du Congo - MONUSCO) è una forza di peacekeeping operante nel paese africano istituita mediante risoluzione del Consiglio di sicurezza n. 1925 del 28 maggio 2010; prende il posto della missione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite nella Repubblica Democratica del Congo (in francese: Mission de l'Organisation des Nations Unies en République démocratique du Congo - MONUC), istituita mediante risoluzione 1258 del 6 agosto 1999 (che a sua volta faceva seguito alla risoluzione n. 1234 del 9 aprile 1999).

La missione, operativa dal 24 febbraio 2000, ha il suo quartier generale a Kinshasa.

UNOSOM

 

UNOSOM I (United Nations Operation in Somalia) è stata la prima parte del tentativo condotto dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per fornire, facilitare e proteggere gli aiuti umanitari in Somalia ed anche per monitorare il primo cessate il fuoco ottenuto con la mediazione ONU nel conflitto civile somalo, nei primi anni novanta. L'operazione iniziò nell'aprile 1992, con la risoluzione 751/92 e si protrasse finché, nel dicembre 1992, fu sostituita dalla missione UNITAF. A seguito dello scioglimento della UNITAF (maggio 1993) si avviò un'ulteriore missione ONU nota come UNOSOM II.

Alla missione parteciparono 50 osservatori militari, 3.500 addetti alla sicurezza, e fino a 719 uomini di supporto al personale militare, oltre a personale civile sia straniero sia locale. I Paesi che fornirono uomini furono: Australia, Austria, Bangladesh, Belgio, Canada, Cecoslovacchia, Egitto, Figi, Finlandia, Indonesia, Giordania, Marocco, Nuova Zelanda, Norvegia, Pakistan e Zimbabwe. Durante l'operazione, costata complessivamente 42,9 milioni di dollari, persero la vita 6 militari.

UNPROFOR

 

Fu istituita dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite con la risoluzione delle Nazioni Unite del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n. 743 del 21 febbraio 1992, col compito di «creare le condizioni di pace e sicurezza necessarie per raggiungere una soluzione complessiva della crisi jugoslava» (in atto dopo la dissoluzione della Repubblica Federale Socialista di Jugoslavia e la conseguente secessione delle sue repubbliche: Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina e Macedonia).

È stata la prima forza di peacekeeping in Croazia e in Bosnia ed Erzegovina durante le guerre Iugoslave. Ha operato dall'inizio del coinvolgimento ONU durante le guerre jugoslave nel febbraio 1992 fino al suo mutamento in altre forze nel marzo 1995, venendo coinvolta nel massacro di Srebrenica.

UNTAC

 

L'Autorità di Transizione delle Nazioni Unite in Cambogia (UNTAC dall'inglese United Nations Transitionale Authority in Cambodia) è stata una missione di pace ed una amministrazione provvisoria della Cambogia da parte di un contingente militare-civile dell'ONU.

La missione venne decisa il 28 febbraio 1992 dal Consiglio di Sicurezza con la risoluzione 745 al fine di soppiantare la precedente missione di pace UNAMIC.

Il mandato dell'UNAMIC era quello di amministrare il territorio cambogiano in un periodo necessario a stabilizzare il paese, garantire l'ordine e la legge, indire democratiche elezioni e garantire il rispetto degli accordi di pace tra i partiti della Cambogia.

Il contingente fu composto da circa 200.000 effettivi (con un picco di 250.000 membri durante il periodo elettorale) di cui 18.000 militari, 900 osservatori e i restanti militari con compiti di polizia. Il numero di effettivi impiegati rende l'UNTAC una delle missioni di pace più grosse mai dispiegate.

Il personale proveniva da: Algeria, Argentina, Australia, Austria, Bangladesh, Belgio, Brunei, Bulgaria, Camerun, Canada, Cile, Cina, Colombia, Egitto, Filippine, Figi, Francia, Germania, Ghana, India, Indonesia, Irlanda, Italia, Giappone, Giordania, Kenya, Malaysia, Marocco, Namibia, Nepal, Nuova Zelanda, Nigeria, Norvegia, Paesi Bassi, Pakistan, Polonia, Regno Unito, Russia, Senegal, Stati Uniti, Svezia, Thailandia, Tunisia, Ungheria ed Uruguay.

La missione lasciò il paese nel settembre 1993 con la nascita del Regno di Cambogia e della formazione del nuovo governo. Nonostante tutto questo i Khmer Rossi continuarono a combattere fino al 1999.

UNTAES

 

L'Amministrazione Transitoria delle Nazioni Unite nella Slavonia orientale, Baranja e Sirmia occidentale (UNTAES dall'inglese United Nations Transitional Administration for Eastern Slavonia, Baranja and Western Sirmium) è stata una missione di peacekeeping dell'ONU nell'est della Croazia tra il 1996 e il 1998.

Dopo gli Accordi di Dayton e l'accordo di Erdut tra il governo croato e la minoranza serba, le regioni di Slavonia, Baranja e Sirmia vennero affidate alla giurisdizione croata con l'invio di un contingente multinazionale di stabilizzazione, l'UNTAES.

La missione cominciò il 15 gennaio 1996 con il compito di smilitarizzare la regione e di consentire una pacifica reintegrazione delle regioni sotto il controllo croato.

La missione consisteva in 4.000 militari, 400 agenti di polizia e 99 osservatori militari, con una durata iniziale di un anno.

Il mandato fu poi prorogato per un altro anno concludendosi il 15 gennaio 1998.

Durante la missione non si sono verificate rilevanti violazioni degli accordi.